Diretta e immediata ti giunga la mia domanda: credi che un blog post sia un insieme di parole scritte e assemblate da qualcuno che sa solo parlare bene l’italiano? No, perché allora dovresti preoccuparti: la sindrome del che ci vuole? ha contagiato anche te!
Bene, in questo post voglio fare un po’ di chiarezza e spiegarti, una volta per tutte, perché un blog post costa, forse anche tanto o comunque non poco. Non 10 euro, insomma. E, ovvio, mi riferisco a quei blog post scritti da professionisti del settore.
Indice dei contenuti
Scrivere un blog post: ecco tutte le implicazioni
Un webwriter, un copywriter o un blogger lo sa molto bene: scrivere un blog post in modo professionale è ben più complicato e impegnativo di quel che si crede. Perché? Intanto perché tutto, dalla scelta dell’argomento a quella delle parole, dalle pause alla struttura, dall’organizzazione al punto di vista adottato, ogni cosa deve essere studiata e programmata per raggiungere un obiettivo ben preciso: convertire.
Cosa vuol dire convertire? Significa che il tuo blog post deve indurre i tuoi lettori a compiere un’azione reale e concreta, esattamente quella che tu desideri lui faccia per te. E riuscirci non è affatto un gioco da ragazzi, ti assicuro!
Ideare e scrivere un blog post in modo professionale richiede una fase di studio preliminare, seguita poi dall’attività di stesura vera e propria e, infine, da una di monitoraggio delle reazioni dei tuoi lettori, fondamentale per consentirti di adeguare e perfezionare la tua strategia di blogging, soddisfando con interesse e coinvolgimento crescenti le richieste e le necessità di chi ti legge.
Entriamo ora nello specifico.
Cosa vuol dire concretamente scrivere un blog post?
Scrivere un post da professionista significa che il webwriter, il blogger o il copywriter deve procedere seguendo un percorso a più tappe, tutte importanti allo stesso modo e capaci di fare la differenza. Eccole:
1. Analisi del settore, del target e delle abitudini di ricerca
Credi davvero di poter buttare giù un blog post utile ed efficace senza prima aver proceduto con un’attenta fase di analisi? In particolare, quel che devi osservare diligentemente e studiare con puntualità è:
- il settore di riferimento;
- il comportamento dei tuoi competitors;
- il target a cui ti rivolgerai;
- le abitudini di ricerca dei tuoi lettori e/o clienti.
Puoi approfondire quest’argomento leggendo il post Imparare a scrivere per il Web (in 4 fasi).
2. Ricerca delle fonti e studio dell’argomento
Bene, ora che hai capito in quale mare sguazzare, quali pesci pescare, con chi dovrai contenderli e quali tecniche utilizzare per farli tuoi, devi entrare più nel dettaglio e studiare l’argomento di cui dovrai scrivere e approfondire in vari blog post. Ovvero devi informarti accuratamente, documentarti, ricercare le fonti giuste.
Ma quali sono le fonti giuste? Quelle autorevoli e affidabili, capaci di fornirti informazioni vere e puntuali, trasparenti e precise. In questa fase dovrai fare molta attenzione, valutare meticolosamente le tue scelte e ponderare con cura le notizie di cui tener conto. La selezione delle fonti e lo studio delle stesse è un’attività molto importante perché è qui e ora che costruisci la base su cui si fonderà il tuo blog post.
3. Redazione di un piano editoriale
Hai le idee ben chiare sul topic che devi trattare e articolare nei tuoi post? Bene, è giunto il momento di decidere cosa scrivere e quando, come sviluppare l’argomento e in che modo approfondirlo. Devi stilare un piano.
Ad aiutarti sarà uno strumento imprescindibile per un blogger professionista: il calendario editoriale. Nel post Calendario editoriale per blog: cosa devi sapere? ti spiego con esattezza come funziona il calendario editoriale per blog e come impostarlo efficacemente in supporto alla tua blogging strategy.
4. Imposta il post
Lo so, ma la consonanza mi piaceva! 🙂 Giochini a parte, ti consiglio ora un aspetto imprescindibile per un’attività di webwriting efficace: prima di scrivere un post, devi aver ben chiaro in mente la struttura con cui lo svilupperai e l’organizzazione che gli assegnerai. Si tratta di una decisione molto importante, che richiede conoscenza, esperienza ed anche intuito.
Quali argomenti affrontare? Da quale prospettiva? Quale percorso di lettura intendi costruire? Quali accortezze devi avere per andare incontro alle esigenze del lettore? In che modo puoi facilitare la sua lettura? Come puoi invogliarlo e condurlo verso la conversione? E’ in questa fase che il webwriter professionista decide tutti questi aspetti fondamentali per la riuscita di un blog post.
Ti consiglio di leggere:
- (Saper) scrivere per il Web: quello che devi sapere;
- Come scrivere il post perfetto;
- Content Marketing: i contenuti che falliscono.
5. Tecniche di scrittura
Quando scrivi un blog post ci sono tecniche e accorgimenti di cui un webwriter professionista sa di dover tenere debito conto. Ad esempio, come scrivere un incipit efficace e coinvolgente? E perché è così importante riuscirci? In questo post trovi le risposte. E ancora, come combattere la monotonia del lettore? Te ne ho parlato qui. Come parlare efficacemente ai tuoi lettori? I miei suggerimenti sono in questo articolo.
Ti consiglio di leggere anche questi due post in cui puoi trovare tante utili tecniche di scrittura per rendere efficace e coinvolgente la tua penna sul web:
- Webwriter professionista: 10 consigli di scrittura per te;
- Blogging e Webwriting: le parole proibite.
6. Monitoraggio dei risultati raggiunti
La fase di scrittura si esaurisce nella pubblicazione del blog post, della landing page o del sito web? Certo che no! A far seguito è tutta l‘attività di listening e di monitoraggio dei risultati (talvolta demandata ad un Web Analyst), da cui il webwriter o il blogger professionista non può prescindere. E’ sulla base dei risultati raggiunti, infatti, che potrà adeguare e migliorare la sua strategia, intervenire quando e dove necessario, capire su cosa puntare e su cosa no.
Di seguito ti suggerisco alcune delle metriche che devi tenere in considerazione, a seconda di quali sono di volta in volta gli obiettivi che vuoi raggiungere:
- le visite globali al sito web o al blog;
- la fonte del traffico verso il tuo sito web o il blog;
- le vanity metrics, quali il numero di sessioni e le pagine visualizzate;
- il bounce rate, ovvero la frequenza di rimbalzo, le sessioni in cui gli utenti abbandonano una pagina senza avervi interagito;
- la percentuale di nuove sessioni e dei visitatori di ritorno;
- quali sono i post più linkati da fonti esterne (backlinks).
Ovvero impara ad usare, a leggere e a interpretare Google Analytics.
E poi, devi/puoi valutare il tasso di conversione, il numero dei commenti e la loro qualità, l’incremento del numero di iscritti alla tua newsletter e quali sono i post più condivisi. Vuoi sapere quali sono gli articoli del tuo blog che hanno avuto maggiori condivisioni sui social network? Ti consiglio di installare il bel plugin di WordPress, Social Metrics Tracker.
L’equazione del costo di un blog post professionale
Insomma, scrivere un blog post (o una landing page) in modo professionale è molto più di un insieme di parole pensate da uno bravo con l’italiano per attrarre l’attenzione, coinvolgere ed emozionare.
Ecco perché a determinare il costo di un blog post concorrono diversi fattori: il tempo necessario per compiere tutte le azioni di cui ti ho parlato, l’esperienza e la competenza indispensabili per una scrittura professionale, appositamente pensata per il web. A questo, inoltre, devi aggiungere un quarto fattore, il fattore cliente: quali sono le esigenze specifiche del cliente/brand? Quali sono i suoi obiettivi? Che tipo di informazioni può fornire al professionista?
Raccontami la tua
Ed ora raccontami la tua esperienza! Ti sei mai trovato in difficoltà con un preventivo da far approvare? Hai mai faticato a far capire ai tuoi clienti perché il tuo lavoro ha un costo?
Ti aspetto tra gli iscritti alla mia newsletter anti-spam! 🙂
19 Febbraio 2016, 9:44
Per non parlare poi del muoversi fisicamente per andare a fare interviste, sopralluoghi, incontri di approfondimento con l’azienda o con chi per essa. Tutto che rientra nella ricerca delle fonti ma che spesso viene considerato come un di più non valutabile a livello di costi.
Super post, complimenti Ludo!
19 Febbraio 2016, 16:51
Ciao Ale! 🙂
Vero, le comunicazioni con il cliente, che devono essere puntuali e ben organizzate, richiedono molto tempo e impegno. Inoltre, quando si tratta di raccontare un brand nel tempo, devono anche essere frequenti e cadenzate. Senza poi contare di tutti gli imprevisti o le novità che pure è importante conoscere.
Insomma, dietro un blog post che voglia raccontare efficacemente un brand e che voglia farsi portavoce della sua reputazione online c’è davvero tanta roba.
Grazie mille per il tuo contributo! 🙂
20 Febbraio 2016, 12:50
Un post molto interessante e formativo. Complimenti
20 Febbraio 2016, 17:38
Ciao Salvatore!
Ti ringrazio molto. 🙂
Cosa ti ha interessato maggiormanete?
Ludovica
24 Febbraio 2016, 15:31
E se aggiungete anche l’arricchimento di testi con elementi multimediali e integrazione di script derivanti da web tools avanzati, il costo aumenta ancora.
Il blogger dovrebbe essere un:
– Content Curator per ricercare, organizzare, rappresentare e condividere i contenuti presenti sul web.
– Un SEO Specialist per ottimizzare tutti i contenuti che devono essere facilmente indicizzati e posizionati su Google
– Un Marketer per promuovere, tramite diversi mezzi online ed offline, i contenuti prodotti.
25 Febbraio 2016, 7:53
Ciao Roberto! 🙂
E’ anche qui che entra in gioco il fattore cliente. Le situazioni sono tante ed eterogenee, però sì, un blogger professionista (leggi Blogger Comunicatore) deve/dovrebbe saper fare con diligenza anche tutto quel che tu elenchi.
Ti ringrazio molto per il tuo contributo! 🙂
Alla prossima riflessione,
Ludovica
3 Marzo 2016, 11:00
Grazie Ludovica per questo articolo davvero illuminante. Credo che lo condividerò per mari e monti e chissà che non arrivi agli occhi giusti 😉
Buona giornata
3 Marzo 2016, 14:50
Ciao Sara! 🙂
Credo sia importante spiegare, soprattutto a chi non è del settore, cosa significhi realmente saper comunicare sul Web, perché ogni attvità ha un costo e per quali ragioni non tutti sono in grado di svolgerle. Il dialogo è sempre il miglior strumento per capirsi e crescere insieme.
Grazie a te per il tuo contributo 🙂
29 Aprile 2016, 13:05
23 Maggio 2016, 6:54
Non posso che essere completamente d’accordo.
Complimenti 🙂
24 Maggio 2016, 23:39
Ciao Giovanni!
Grazie a te per il riscontro 🙂
Alla prossima,
Ludovica
11 Giugno 2016, 0:37