Come determinare il costo di un Copywriter? La questione interessa tanto i Copywriter professionisti quanto i brand che ai loro servizi si affidano. Dipende! è la magica e paracula risposta del marketing – e in effetti tutto sempre dipende in questo settore – ma ci sono dei fattori da considerare e dei numeri da cui partire. Pronto con taccuino, penna e calcolatrice?
Sorrido dolcemente ogni volta in cui ripenso alla prima volta in cui stilati un preventivo, alla difficoltà in cui mi trovai e a quante volte nella mia testa ronzava quella domanda: ma quanto costa un Copywriter?. Era un’attività di SEO Copywriter per il sito web di una galleria d’arte a Roma ed io avevo in mente una miriade di ipotesi, voci, numeri e numeretti. Era un piccolo grande passo verso il mio sogno: essere tutti i giorni una Copywriter freelance.
Cominciai a fare delle ricerche in giro per il Web ma le informazioni erano discordanti o scarseggianti. Mi soffermai a pensare quale poteva essere la soluzione migliore e decisi che avrei fatto una previsione del numero di ore che avrei impiegato per scrivere quei testi. Avevo una Laurea e un master. Avevo esperienza, ma ancora non abbastanza affinché potessi considerarla un parametro importante da valutare. Scrissi nero su bianco le varie voci di mio interesse, a ognuna assegnai a un valore e alla fine ne uscì un numero. Non ricordo di preciso quale fosse e di sicuro non ricompensò il lavoro fatto, ma quel primo cliente mi insegnò molte cose:
- il valore del percorso di studi;
- il valore dell’esperienza;
- l’importanza di un preventivo in cui ogni voce sia ben chiara e specificata;
- la necessità – prima di azzardare ipotesi – di parlare a lungo con il cliente, di comprendere cosa vuole e di prevedere tutti gli interventi che desidera.
Ora per me tutto è più chiaro e immediato e, forse, proprio per questo lo so. So che sto per addentrarmi in una questione non semplice. Non perché difficile sia quantificare il proprio lavoro e i servizi di Copywriting – gli anni di lavoro e di esperienza insegnano come fare. E’ che ci sono delle serie e oggettive difficoltà. Mi spiego meglio.
Il primo punto della questione è che l’Antitrust ha dichiarato illegale un comune tariffario per Copywriter. Il secondo punto della questione sta proprio nel fatto che, se è vero che nel tempo impari a standardizzare le varie opzioni e possibilità, è vero anche che scopri quante diverse situazioni possano verificarsi e quanti (molti) sono i fattori variabili che incidono sul costo di un Copywriter. Ma, al di là della risposta paracula e sempre valida di cui sopra, di seguito proverò a fornire un riscontro concreto alla tua domanda, nei limiti delle effettive possibilità.
Troppo o troppo poco? Questione di valore!
Molto spesso i Copywriter temono di farsi pagare troppo oppure di farsi pagare troppo poco, scordando che anche il tariffario determina il valore dei servizi che offriamo. E delle competenze che mettiamo in gioco. Ecco perché, quando elaboriamo un preventivo, noi Copywriter professionisti dobbiamo essere abili e precisi nel far comprendere al nostro cliente qual è la qualità del servizio che offriamo loro, come possiamo aiutarli a raggiungere i loro obiettivi, quanta esperienza e competenza possiamo mettere a loro disposizione. Come fare? Elaborando un preventivo che non si limiti a mettere in tabella quattro numeri e poi amen.
Il preventivo di un Copywriter – e di certo non devo insegnartelo io – deve essere ricco di dettagli, di informazioni e di spiegazioni che rispondano anticipatamente a tutte le domande che il cliente si pone prima di decidere a chi affidarsi. Il preventivo è un documento che deve raccontare nel dettaglio il lavoro che svolgerai, facendone percepire la complessità e l’importanza.
Se sei nei panni di un’azienda, e – com’è giusto che sia – vorresti poter risparmiare qualche soldo, c’è anche un risvolto della medaglia su cui devi riflettere. Rivolgerti a un Copywriter con un tariffario basso o fuori mercato, molto probabilmente non ti ripagherà in termini di ore di lavoro dedicate al tuo progetto, di competenze messe al tuo servizio, di precisione, di puntualità, di pianificazione del piano di comunicazione e di uso sapiente della parole. Insomma, ripeto, anche il costo racconta il valore.
Copywriting – Anche il costo racconta il valore.
Ok, ma quindi quanto costa un Copywriter? Addentriamoci nel vivo della risposta e cerchiamo di capire come determinare il famoso giusto prezzo.
Indice dei contenuti
Quanto costa un Copywriter
Il costo di un Copywriter può essere deciso su base oraria oppure con una fee sul progetto. Chi decide il tariffario? Solitamente il Copywriter, naturalmente in accordo con le esigenze del cliente.
Quando penso a come stabilire il costo di un Copywriter e di un lavoro di Copywriting, mi piace pensare a un salvadanaio che man mano si riempie. Non tutte le monetine hanno il medesimo valore ma tutte contribuiscono a determinare quanto questo ingrasserà. Cominciamo ora a dare un valore alle diverse monetine!
1. Costo orario
In linea generale, posso dirti che il costo medio di un buon Copywriter in Italia si aggira attorno ai 40,00/80,00 euro l’ora. E anche più. Ripeto, un buon Copywriter, quindi parliamo di un professionista che ha già acquisito una certa esperienza (sebbene non sia un Senior), che ha studiato per diventare un abile creatore della della scrittura, che ha consapevolezza degli strumenti, che sa quel che fa. Oltre alla tariffazione oraria, però, ci sono diversi fattori che un Copywriter deve considerare quando stila un preventivo e che – di conseguenza – incidono sui costi dell’attività di Copywriting.
2. Quanta esperienza ha il Copywriter?
Di seguito ti riporto alcuni dati interessanti, che in ogni caso valuterei attentamente, perché – ripeto – devi considerare molte variabili prima di stabilire quanto costa un Copywriter.
Intanto c’è una considerazione da cui partire. Un Copywriter Junior non costerà quanto un Copywriter Senior perché differente è il loro livello di esperienza. E l’esperienza si paga. Secondo una ricerca condotta da Jobbydoo, questa è la curva dei guadagni di un Copywriter nel tempo:
C’è un’altra ricerca però, condotta nel 2018 da Procopywriters che racconta come nel Regno Unito la tariffa media giornaliera di un Copywriter è di 342 sterline e come le tariffe orarie possano variare da 30 sterline a 100 sterline. Un bel range in cui muoversi, vero? Ma cosa fa la differenza? L’abilità del Copywriter, gli studi passati, le esperienze acquisite, la capacità di raggiungere l’obiettivo pianificato e la sua creatività.
Ora, personalmente diffido un po’ dagli stipendi medi mensili perché credo siano inficiati da diversi fattori:
- spesso nelle agenzie di comunicazione non puoi guadagnare quanto guadagni da freelence;
- per essere un freelance in grado di guadagnare bene devi organizzarti adeguatamente, essere abile non solo nel tuo lavoro ma anche nella lead generation, nella gestione e nella cura del cliente, oltre che in quella del tuo Personal Brand;
- alcuni Copywriter riescono a produrre un ottimo testo in un’ora, altri in due;
- non tutte le giornate per i creativi sono ugualmente efficaci.
Come può un Copywriter dimostrare la sua esperienza? Fornendo un ottimo portfolio clienti, presentando in modo adeguato la sua professionalità, raccontandosi per il professionista che – onestamente – è.
E’ chiaro che più esperienza il Copywriter ha e più il suo compenso cresce.
3. Studi condotti
Gli studi condotti sono il nostro bagaglio di competenze acquisite, che deve essere aggiornato e arricchito nel tempo, costantemente. Come quel Copywriter è giunto a esercitare la sua professione? Quale percorso formativo ha seguito? Quanto e come si è specializzato? Le competenze messe a disposizione del cliente contribuiscono in maniera prepotente a riempire quel salvadanaio lì.
Le competenze rendono un Copywriter un professionista esperto del suo settore e le specializzazioni si pagano.
4. La complessità del progetto
E questo è un fattore tanto importante quanto di non facile definizione, soprattutto se sei un Copywriter alle prime armi. Scrivere il testo di un sito web non è come impegnarsi in un micro-copy per i Social Network, scrivere un blog post non è come scrivere una lettera di presentazione e via dicendo. Come determinare la complessità del progetto di Copywriting? Comincia da questi elementi:
- devi stilare un piano di comunicazione adeguato all’attività di Copywriting?;
- devi redigere una presentazione del progetto di comunicazione?;
- quanto sono complesse le analisi preliminari che devi condurre?;
- devi fare un lavoro di SEO Copywriting, di Copywriting Persuasivo o entrambi?;
- nel caso di un’attività di SEO Copywriting, devi condurre l’analisi delle Keywords?;
- è un sito web vetrina oppure un e-commerce? Quante schede prodotto dovrai scrivere?;
- dovrai occuparti del Content Design?;
- quante pagine dovrai scrivere, quanti documenti, di quale lunghezza saranno?;
- dovrai occuparti del micro-copy?;
- qual è il settore di riferimento? E’ chiaro che parlare di un centro estetico non è come parlare per nome e per conto di uno psicologo;
- quanti incontri terrai con il cliente?;
- devi stilare un report finale?;
- avrai costi aggiuntivi?.
Tutte queste domande devono trovare risposta nel preventivo – con la relativa voce costo – e un cliente deve avere la possibilità di comprenderle e di valutarle attentamente. Tutte quante.
Più un progetto è complesso, più il suo costo aumenterà.
Quanto costa un Copywriter professionista: le conclusioni
Non posso dirti quanto costerà effettivamente l’attività di Copywriting per il tuo sito web o per la tua landing page o per la gestione del blog o dei canali social o per la scrittura di un’inserzione, perché dovrei conoscere la tua attività e le specifiche del tuo progetto – come avrai ben capito. Ma posso dirti che quando scegli il tuo Copywriter e valuti il suo preventivo devi considerare tutti i fattori di cui sopra. E devi leggere attentamente il suo preventivo, nel quale ti spiegherà nel dettaglio in cosa consisterà l’intervento professionale.
E poi, ricorda, a fare la differenza è anche il rapporto umano. Quanto un Copywriter è disposto ad ascoltare? Comprende le esigenze del cliente? Quanto è disponibile, nei limiti delle sue possibilità? È onesto e propositivo? E tutti questi fattori, beh, non hanno un prezzo.
10 Ottobre 2019, 13:17
Perché sarebbe illegale il tariffario? Non ho trovato notizie in rete.
Non faccio mai un costo orario, ma a cartella editoriale. Se facessi quei prezzi, non avrei lavoro.
10 Ottobre 2019, 14:45
Ciao Daniele,
ecco qui la fonte con lo specifico provvedimento –> https://www.draft.it/cms/Contenuti/in-italia-un-tariffario-non-si-puo-fare/
Quelli indicati sono i costi medi di un professionista affermato e credo che, mettendoci competenze, esperienze e tempo dedicato, molto difficilmente si possa scendere al di sotto.
Come ti regoli con le cartelle? Tipo da 100 a 200 parole tot, da 200 a 300 tot, e via dicendo? E il piano di comunicazione? E vari il costo da settore a settore?
Nel caso di un sito web, ad esempio, come fai ad applicare la tariffazione a cartella?
10 Ottobre 2019, 15:03
Per battute, non a parole. Stabilisco una cifra minima di partenza, poi mi regolo appunto col settore. Nel caso di un sito è più difficile rispetto al blog. Nel blog infatti spesso i clienti considerano o una lunghezza media (da 300 a 400 parole, per esempio), con margini di “sconfinamento” o, in alcuni casi, hanno un budget fisso.
10 Ottobre 2019, 15:13
Sì, ma anche nel caso del blog devi considerare: piano editoriale, analisi keywords e SEO Copy (incluso URL, meta-description, tag), formattazione, editing, micro-testi, iper-link e pubblicazione
10 Ottobre 2019, 15:32
Secondo me dipende anche dal cliente. Alcuni elementi che hai citato sono inclusi nel preventivo:
– formattazione (scrivo con OpenOffice e formatto mentre scrivo, a incollare sull’editor di WP e pulire il codice ci vogliono pochi secondi sul serio, quindi non lo metto in conto, mi sembra assurdo, idem per la pubblicazione, si tratta di cliccare su Pubblica o impostare una data)
– title e description (le includo nel costo, senza questi 2 elementi non ha senso la scrittura per il web)
– editing (la revisione va fatta, a meno che tu intenda più bozze da sottoporre al cliente, se ti fa cambiare parecchio testo)
– link interni (idem, non è un lavoro che si possa quantificare).
Il resto, piano editoriale e analisi parole chiave va considerato.
10 Ottobre 2019, 22:09
E come ti regoli con tag, title e meta-description? Sempre a battute?
Quanto alle immagini? La ricerca e l’ottimizzazione SEO come le quantifichi?
Creare un buon sistema di link interni presuppone una minima conoscenza di SEO, di usabilità e di Content Marketing. Sebbene non lo puoi quantificare non puoi neppure non quantificarlo, se pianificato con criterio. Idem per l’inserimento di button, CTA e altri eventuali elementi.
Io, ad esempio, procedo con un preventivo che tenga conto di tutte queste cose che attengono sia al SEO Copywriting e al Copywriting Persuasivo sia alla gestione completa del blog. Solitamente, includo anche piano editoriale e analisi delle keywords.
11 Ottobre 2019, 8:11
Tutto quello che dici è condivisibile, ma dipende anche dal cliente che ti contatta. Non tutte le aziende possono spendere 100 euro ad articolo, anzi credo che siano ben poche.
11 Ottobre 2019, 9:47
Certo, a meno che non sia uno di quei super mega Cornerstone approfondito e da cui, magari, potresti anche ricavare un e-book…
Però, voglio dire, è giusto considerare tutto il lavoro e tutte le competenze messe in ballo, no? 🙂
11 Ottobre 2019, 10:07
Sì, è giustissimo. Il problema è riuscire a farlo capire a ogni cliente. Io non ho ancora capito come fare 🙂
11 Ottobre 2019, 16:37
Spiegare le ragioni, motivare le scelte, raccontare gli obiettivi, esplicitare faccio questo e lo faccio in questo modo perché mi porta a quel risultato, perché è importante per questo motivo. Senza mai stancarci. Credo sia questa la strada percorribile, quella che ci permette di valorizzare il nostro lavoro di copywriting e di farlo realmente comprendere al cliente
8 Gennaio 2021, 16:14
Ciao Ludovica,
ho trovato illuminante questo articolo. Io mi sto addentrando nel mondo delle parole online, dopo aver creato il mio sito sulle professioniste del cinema. Ora una mia amica deve rilanciare il suo blog di servizi e mi vorrebbe ingaggiare per farlo, ovviamente a pagamento, ma io stessa non saprei quanto farmi pagare. Partirò dalle domande da te elencate, in effetti sono molte le varianti.
Complementi per il blog, me sa che d’ora in poi diventerà il mio punto di riferimento per capire meglio come scrivere e creare articoli interessanti e con ottimi risultati!
9 Gennaio 2021, 20:31
Ciao Valentina,
mi fa molto piacere leggerti.
Sono felice di averti aiutato e di poter diventare per te un modo nuovo per imparare, per confrontarti, per farti sovvenire domande utili e per trovare poi le giuste risposte. Se ti va e vuoi rimanere sempre aggiornata, iscriviti pure alla mia newsletter.
Sui Social, invece, di tanto in tanto condivido delle micro-pillole informative.
Ti ringrazio per il tuo riscontro e benvenuta. 🙂
26 Ottobre 2023, 16:19