Sdraiata in riva al mare, il sole mi scalda prepotentemente il sangue, in mano un’immancabile caffè in ghiaccio, svuoto la testa da tutti i pensieri e mi sto semplicemente rilassando. Finalmente!
D’un tratto mi viene in mente quel contadino che ho visto all’alba di ieri, mentre rientravo a casa. Era in sella alla sua vecchia bici, con la spalla curva, la pelle bruciata dal sole e le mani ruvide. L’ho osservato a lungo, fino a che non è sparito in un campo coltivato e rigoglioso, lui e la sua vita faticosa e semplice.
Ancora affascinata da quella scena, che pure per me non è affatto desueta, questa volta ad attrarre la mia attenzione è un giovane in sella al suo trattore. Il vigore della sua giovane età è evidente quanto la stanca vecchiaia del contadino che ho incontrato qualche metro prima.
Ok, basta così! Sono al mare, cavolo, e vorrei proprio scollegare questo cervello sempre in piena attività! Eppure ritorno a congetturare: non posso fare a meno di pensare ai tanti giovani che oggi (forse dopo un percorso di formazione nel Nord Italia o magari dopo un’esperienza lavorativa all’estero) hanno scelto di tornare alla terra, che per alcuni è la terra natale, per altri è la terra da coltivare con cura e con duro lavoro. Sono tornati, proprio come ho fatto io!
Mi tuffo nuovamente in quel relax spensierato che vorrei tanto concedermi, epperò continuo a pensare. Penso che sono al mare, sdraiata e con la pelle quasi nera, intorno a me una gran quantità di gente: c’è chi si diverte, chi si rilassa, chi gioca e chi chiacchiera. Sono a Gallipoli, la meta turistica più gettonata degli ultimi anni. E’ una perla, sorge sul mare ed è ricca di storia e di tradizione, il mare è cristallino, si mangia divinamente e oggi è richiestissima dai turisti italiani e stranieri.
Poi penso: “Caspita! Come sono cambite le cose rispetto a solo qualche anno fa!” No. Mi correggo: alcune cose sono cambiate, è vero, altre nient’affatto! La vita qui è rimasta semplice, autentica e genuina, lontana dal traffico delle città, avversa al grigiore metropolitano, colorata dalle tinte blu del mare cristallino e dorate della calda sabbia, da quelle verdi degli ulivi secolari e dal giallo lucente del sole. Ecco perchè, oggi come ieri, alcuni partono via da questa terra, ma tutti tornano. Li vedo, tutti tornano a questa vita semplice, genuina e autentica!
Sì, prima o dopo, tutti tornano. Come sono tornata io!
Buone vacanze, mio caro amico lettore! 🙂
13 Agosto 2014, 18:58
Buona vacanza, cara Ludovica.
Io torno sempre nella mia terra, la Sicilia, per le ferie e sono l’occasione per unire famiglia, mare splendido e relax. Quest’anno più di sempre le vacanze mi stanno offrendo l’opportunità di riflettere e anche scrivere, forse perché fino all’anno scorso non avevo il blog e certe cose restavano dentro senza la possibilità di sprigionarsi totalmente.
Non credo che potrei mai tornare alla mia vita di prima in Sicilia (probabilmente xché ho messo su famiglia e svolgo un lavoro che amo e che non lascerei per niente al mondo), però capisco perfettamente le tue riflessioni e ti auguro che la scelta di tornare “a casa” possa appagarti sempre.
Un bacio
Vivy
13 Agosto 2014, 19:17
Ciao Viviana! Che piacere rileggerti! 🙂
Anch’io capisco perfettamente la tua di scelta. Diciamo che quel che faccio è semplicemente cercare di non precludermi alcuna possibilità. Mi spiego: due anni fa sentivo che la scelta migliore per me era quella di tornare e così ho fatto. Sono nel posto in cui voglio e oggi qui sto bene. Certo è che se in futuro dovessi avvertire altre esigenze, non esiterai a fare la valigia. Ora, però, sono esattamente dove vorrei essere! 🙂
Un bacio a te,
Ludovica
13 Agosto 2014, 20:34
Ho riassaporato tutti i bei momenti che ho passato nel tuo bel Salento ed è come se fossi di nuovo li, mentre guardo il tramonto nella spiaggia del Samsara. Buone vacanze Ludo!
Un abbraccio
Sara
14 Agosto 2014, 12:01
Lo sai già che ti tocca ritornare. Tanta roba ti aspetta! 🙂
Grazie, Saretta. Buone vacanze anche a te!
Un bacio,
Ludovica
19 Agosto 2014, 18:08