Il problema non è il Web

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Parlo quasi mai delle questioni di attualità. Per scelta. Perché spesso fomentare il chiacchiericcio di sottofondo fa più male che bene e poche volte induce alla riflessione profonda.

Non entro nel merito di quel che in questi giorni ha sconvolto (spero) le nostre coscienze. Sono questioni troppo delicate per esser affrontate senza quella profondità che meritano e che qui, ora, non troverebbero. Epperò voglio provare a riflettere su una questione che, in un modo o nell’altro, tocca tutti da vicino. Tocca noi, i nostri fratelli, sorelle, cugini e amici, coinvolge il presente e guarda al futuro. Dove arriveremo seguendo gli incalzanti ritmi delle nuove tecnologie e del mondo digitale? E’ questa la domanda che sento ripetere e poi ancora ripetere tutte le volte che qualcosa di disumano accade. Come se le nuove tecnologie e il Web ci obbligassero a compiere azioni che non vogliamo compiere, a dire o fare cose che non vogliamo fare, a esporre noi stessi o a esporre gli altri, magari a loro insaputa.

E’ davvero questa, quindi, la domanda che dobbiamo porci? O, forse, quel che dovremmo chiederci è che colpa abbiamo noi??

Già. Ti domando: i veri colpevoli sono gli strumenti o lo sono, più probabilmente, gli esecutori? Leggo, ascolto, osservo e proprio non me lo spiego come sia possibile affibbiare colpe ad un mezzo che è lì, nelle nostre mani, in attesa di quel che noi vogliamo farne. Pensaci! Il Web è uno strumento che può essere usato oppure no, può essere impiegato in un modo oppure in un altro, può essere paritario oppure può discriminare, può offrire opportunità oppure può emarginare, può aiutare oppure può condannare. Ma chi è che decide da quale parte far pendere l’ago della bilancia?

Ci penso da un po’ e credo che il problema principale sia nella natura stessa del Web, nella sua libertà. Il Web è uno strumento di comunicazione libero, che offre a tutti la possibilità di esprimersi, di dire, di fare, di mostrare, di raccontarsi, di socializzare, di informarsi, di intrattersi e di divertirsi.  Ma noi di tutta questa libertà non sappiamo che farcene, non siamo in grado di gestirla. Forse perché ignoriamo, forse perché siamo umani. Siamo umani che troppo spesso dimenticano di essere Esseri Umani.

E, allora, ecco che il Web diventa il colpevole, il carnefice, il Web ci spaventa, il Web (che sicuramente ha i suoi bei difetti) diviene artificiere delle brutture che, invece, siamo noi a compiere. Una soluzione esiste? Certo, e dipende da noi, dalle nostre coscienze, dalla nostra educazione, dalla nostra umanità e anche dalla nostra informazione. Occorre tutto questo. E occorre che ricordiamo sempre due cose. La prima è che siamo noi a muovere le marionette del circo, non è il circo a muovere noi. E la seconda è che la libertà è tale solo se e quando rispetta noi stessi e gli altri.

Restiamo insieme! 🙂

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